Reti di volontari: uno strumento indispensabile

Esistono già mezzi efficaci e poco costosi di prevenzione che potrebbero ridurre sensibilmente l’incidenza della malaria sulla popolazione, ma bisogna trovare il modo di metterli a disposizione di tutte le comunità. Per questo il primo passo della nostra campagna è la creazione di una rete di volontari locali che si faccia carico di questo compito attraverso il coinvolgimento di operatori sanitari locali e  gruppi/associazioni  che  ricevono una formazione sanitaria di base da trasmettere successivamente nelle scuole, famiglie e comunità.

Sensibilizzazione delle comunità e censimento

Sensibilizzazione delle comunità e nelle scuole sui comportamenti per prevenire la malaria e riconoscerne tempestivamente i sintomi . In molto casi la malaria è curabile, se si interviene in tempo. Censimento della popolazione, attraverso un’inchiesta allo scopo di determinare il numero di bambini e di donne incinte.

Distribuzione di zanzariera impregnate

Distribuzione su larga scala di zanzariere impregnate d’insetticida, dando la priorità ai bambini e alle donne incinte. Monitoraggio del corretto utilizzo delle zanzariere attraverso visite periodiche alle famiglie.

Un ambiente più sano

Coinvolgimento delle comunità in attività per il miglioramento della situazione ambientale (pulizia periodica del quartiere o del villaggio, eliminazione delle acque stagnanti, protezione delle case dagli insetti ecc.)

Accesso ai farmaci

Creazione, soprattutto nelle zone rurali, di dispensari per la distribuzione di farmaci e kit diagnosi precoce  a prezzo ridotto o gratuiti.

L’Auto organizzazione

La forma organizzativa che adottiamo nella campagna Stop malaria è quella dell’auto-organizzazione: è la comunità di un villaggio o di un quartiere che si organizza per rispondere alle esigenze e risolvere i problemi sentiti da tutti, facendosi carico di ogni aspetto dell’iniziativa. Pur essendo appoggiata dall’Italia con fondi e materiali, la campagna non è un regalo giunto dall’esterno, ma si basa sul coinvolgimento della popolazione ed è guidata da gente del posto.

Essa aspira inoltre a coinvolgere e abilitare altre persone, per potersi estendere a luoghi diversi da quelli in cui è cominciata, in una moltiplicazione inarrestabile: per questo è fondamentale creare strutture umane che continuino ed espandano il lavoro, aggiungendosi ai promotori.

La Reciprocità

Un’altra caratteristica della campagna Stop malaria è quella della reciprocità: chi riceve aiuto si impegna a sua volta a darlo ad altri, in svariate forme, superando la passività e l’attesa che la soluzione dei propri problemi arrivi dall’esterno e impegnandosi invece in prima persona, da protagonista.

Oltre ai risultati concreti (per esempio, l’installazione di zanzariere in tutte le case di un villaggio o di un quartiere), diamo molta importanza al cambiamento delle persone e della loro mentalità: realizzare una cosa mai fatta prima e magari ritenuta inutile o impossibile e constatare i vantaggi che invece comporta alimenta la speranza, la fiducia nelle proprie capacità e la scoperta di un senso che vada al di là dei risultati concreti e immediati e aiuti nei momenti di difficoltà e scoraggiamento.

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